Arrivo a Telluride in Colorado , in un tarda mattinata assolata di febbraio, tempo insolito per questa stagione , mi accompagnano mia moglie mio figlio Lorenzo , e la mia Assistente Camilla, Telluride è una nota metà sciistica , per ricchi americani che scelgono questa ” Cortina Americana ” per i loro divertimenti invernali. Quest’anno è stata scelta anche da Quentin Tarantino per la produzione del suo nuovo film western THE HATETFUL EIGHT, la storia fra poco sarà nota a tutti , per il momento è abbastanza segreta , saranno 8 personaggi che durante una tempesta di neve si rifugeranno dentro un Saloon in mezzo alle montagne innevate da un gelido inverno subito dopo la guerra di secessione americana, un western alla Tarantino , anzi forse sarà la sua opera western più importante. Me lo auguro , infatti noi siamo arrivati fin quassù per fare la scultura della sua mano , su suo preciso invito , proprio durante le riprese del film, un grande privilegio , visto che il set è blindatissimo .
Passiamo la nostra giornata d’arrivo rilassati fra un bar del centro (Telluride sono 3 strade parallele proprio come i paesini del west ) e i dintorni innevati che si aprono scenari suggestivi e evocativi di un passato vissuto qui prima dagli indiani e poi dai nuovi conquistatori del west , i primi cow boys, paesaggi dai colori bellissimi, un vero spettacolo della natura , fra l’altro un lupo si concede a noi uscendo da un bosco e cacciando delle piccole prede proprio davanti ai nostri occhi , Lorenzo è strabiliato , io un po’ preoccupato della vicinanza di questo grosso lupo , mi godo lo spettacolo con attenzione.
L’appuntamento con Tarantino è per la mattina presto, sul set farà freddo quindi siamo invitati a coprirci bene perché dovremo passare varie ore sul set , immersi nel l’inverno delle montagne del Colorado , così dopo un’abbondante colazione calorica , partiamo mappa alla mano cercando il sentiero che la Produzione ci ha indicato per raggiungere il set . Dopo quasi un ora di sterrato e paesaggi mozzafiato , si apre una radura innevata e i camion giganti della Produzione del film ci dicono che siamo arrivati , qui una volta identificati siamo pregati di lasciare i nostri cellulari e ci introducono in una tenda bianca riscaldata da un tubo di gomma che trasporta aria calda , la giornata è assolata ma la temperatura è di meno 15 gradi , la tenda e’ posizionata proprio alle spalle del Saloon che ospita gli attori e Mr Tarantino intenti a girare il film. Attendiamo qualche minuto , e poi veniamo introdotti nel Saloon , bellissimo tutto è originale e antico , sembra di essere tornati indietro nel tempo , gli attori vestiti western si confondono con le molte persone che lavorano al film , c’è una confusione organizzata , qui avviene un fatto strano , dalla sedia da regista girato di spalle Tarantino , scende e si dirige verso di noi , poi con le braccia alzate e con un sorriso cordiale mi accoglie dicendomi ” benvenuto Maestro ” , ecco questo momento rimane per me un ricordo importante , non perché mi abbia chiamato maestro , so’ benissimo di non esserlo , ma con quella parola , Tarantino voleva omaggiare il mio essere italiano , come se riconoscesse in chi proviene dall’Italia un sicura maestria nel fare scultura , questa è una potenza del nostro essere italiani che a volte per primi noi non consideriamo e valorizziamo , siamo riconosciuti ancor prima di mostrare il nostro valore , come artisti , perché La nostra storia dice questo , e quindi in questo caso nell’immaginario di Tarantino l’omaggio a dante in realtà’ è all’Italia , e questa è stata subito una bella soddisfazione.
Cordiale e spiritoso mi spiega il suo lavoro e ci invita a pazientare prima di iniziare il nostro lavoro del calco , perché ancora deve girare alcune scene, e se ci fa piacere possiamo assistere in diretta vicino a Lui. E anche questo mi appare da subito un bellissimo omaggio per me e la mia famiglia , una emozione da condividere e da raccontare , soprattutto per Lorenzo che vive un film western in presa diretta . Dimenticavo , alla domanda di Tarantino a lorenzo ,se avesse visto Django , Lorenzo risponde ” certo .. 60 volte !!! ” tutti a ridere ,,, ma è’ la verità e ne da subito la prova riconoscendo un attrice che sta’ qui sul set e che in Django ha solo pochi fotogrammi con solo, gli occhi scoperti , … Da quel momento è’ la mascotte del set , sarà un grande ricordo per lui , … E anche per noi ,,,,finita la scena che vede Mad Madsen impegnato a mangiare una caramella e scrutare dalla finestra l’arrivo di una carrozza , Tarantino soddisfatto dice , Stop !!!
Pausa, per gli attori, e comincia invece il nostro lavoro . Parlando con Tarantino troviamo la posizione migliore per realizzare la scultura della sua mano , e mentre sono concentrato nel plasmare il silicone sulle sue mani , ho un idea , aspetto un momento prima di svelarla , penso fra me e me se non è una cosa che può infastidire un grande regista come lui , poi penso che questa è’ un occasione che difficilmente mi si ripresenterà e allora mi butto , e inizio con la premessa , ” vorrei proporti una mia idea ma dimmi tranquillamente di no se non sei a tuo agio e se la proposta ti infastidisce minimamente ” questo l’esordio , e poi vado giù duro !! ” so’ da una tua dichiarazione alla stampa che finché avrai la possibilità ,a Los Angeles ci sarà sempre un cinema pronto a proiettare film ” fatti a mano ” non in digitale , questa è un po’ la filosofia del mio progetto MANO ARTIGIANA,” quindi la mia proposta , visto che anche questo film che stai girando e’ costruito a mano e ripreso con la pellicola come una volta , per dare quelle emozioni originali come chi solo conoscendo a perfezione la tecnica sa dare , …
Ebbene … Perché non fare una scultura delle mani dei protagonisti del film intenti attraverso la posizione della mano a mostrare la loro natura, il loro personaggio , e quindi una specie di Totem di mani ognuna sopra o vicina all’altra esprimendo il carattere del personaggio..e tutte insieme raccontano un po’ la trama del film stesso.. ” che ne dici ?? ” ……. Tarantino mi guarda serio , con le mani immerse nel silicone , poi si accende in un sorriso e dice “Geniale” “Fantastico” …. Allora prendo coraggio e continuo dicendo che probabilmente è la prima volta nella storia del cinema che una scultura entra in simbiosi con la produzione di un film ,… Lui intanto è’ raggiante , non conta più quello che dico , nella sua testa e’ partita l’idea e allora chiama la sua segretaria , e a me mi dice , ” ma cominciamo subito ? Chiamo Samuel L Jackson che sta riposando e se vuoi prendiamo subito il suo calco , poi oggi ci sono sul set anche Tim Roth e kart Russel ,e poi ,,,,, ” lo fermo subito e gli dico che non ho silicone a sufficienza per oggi , non era preventivato , ma proverò a fare quelli che lui ha proposto , sono felicissimo , ma lui forse più di me .
Così come ho raccontato comincia un idea , che sarà scultura , unica e originale , che sarà entusiasmante realizzare , dovrò tornare sul set di Tarantino fra un mese a prendere i calchi degli attori mancanti, Bruce Dern , Mad Madsen , Jennifer Low, Demian Bichir , Wolton Goggins, loro completeranno la, scultura” the EIGHTFULL EIGHT” io ce l’ho già nella mia testa e Tarantino con il mio racconto la comincia a immaginare , per il momento la nostra giornata a Telluride è finita torniamo a casa stanchi ma felici con i calchi di Tarantino, S. L. Jackson e Kurt Russell, ma quello che più conta è che partiamo con un idea , bella , che non sappiamo dove ci porterà , ma ci darà soddisfazione e soprattutto saremo felici di realizzare condividendone le emozioni, questo è quello che più conta per me , fare il mio lavoro con passione e felicità … Tutto il resto sarà solo successo!!! Mano Artigiana & The Hateful Eight.